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 un interessante intervista a claudio coccoluto...

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fabio spagnuolo

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MessaggioTitolo: un interessante intervista a claudio coccoluto...   un interessante intervista a claudio coccoluto... Icon_minitimeDom Ott 18, 2009 1:03 pm

da http://www.goodymusic.it/forum/viewtopic.php?f=46&t=11595


Ciao Claudio!
Onorati di averti tra di noi

Grazie, piacere mio!

lasciando da parte le solite domande scontate e di rito andiamo subito a discutere il "Claudio Coccoluto Pensiero"

quasi 30 anni di djing alle spalle,hai visto praticamente tutte le evoluzioni del djing e della musica da club. In particolar modo la figura del dj ha subito un enorme evoluzione,da uomo vinilico a smanettatore di file digitali con l'ausilio di controllers e notebook...qual'è il tuo pensiero a riguardo?

30 anni no, ma quasi 25 si! Corrispondono a 3 o 4 giri di “giostra” e comunque ho preso in pieno tutta l’evoluzione tecnologica dal primo campionatore in poi e ne sono molto contento: chiaramente le condizioni in cui opera un dj oggi sono differenti dal passato e questo è frutto delle possibilità che gli strumenti hanno messo a disposizione del DJ ma è vero anche che senza una preparazione approfondita, una conoscenza musicale vasta e d appassionata e un senso della ricerca e dello sviluppo artistico e personale, gli stessi strumenti producono prodotti piatti e di scarso spessore musicale. E’ un po’ quello che sta succedendo negli ultimi 2 o 3 anni: a parte qualche vero “innovatore” che sperimentando e rischiando di suo si è giustamente imposto all’attenzione del clubbing mondiale, il resto è una moltitudine di artisti “meteora” che hanno trovato spazio e considerazione in un malinteso senso del “nuovo” che nuovo non era, complice la rete e il nuovo modo di fare marketing attraverso di esso. Ma a parte internet che è davvero l’incognita e la novità con cui tutti ci stiamo confrontando quotidianamente è chiaro che tutte queste nuove possibilità tecnologiche sono da me apprezzatissime e mi entusiasmano tantissimo, perchè rappresentano altre possibilità di espressione, nuovi colori sulla “tavolozza” del DJ anche se sono convinto che al momento chi le sfrutta meglio le sta sfruttando massimo al 10 per cento!

Parlando di musica,dopo l'ondata minimal si è ritornati ad attingere all'immenso patrimonio house degli anni 80/90. Cosa ne pensi di questo ritorno al passato?

Non credo nei ritorni al passato, non ci ho mai creduto; di solito i “revival” corrispondono ad una generalizzata mancanza di idee e sono una comoda scappatoia per arrivare al consenso delle piste da ballo, la musica va avanti, o meglio, si sposta in tante direzioni per cui se la citazione storica Ë perfettamente lecita, non lo è il saccheggio sistematico, a meno che non essere uno strumento di narrazione (per fare un esempio mi vengono in mente TOOMANYDJs e il loro lavoro di recupero e riattualizzazione del repertorio anni ’80), tutto il resto è mancanza di coraggio artistico, vista la mole di produzioni di ogni genere e forma.

Con i nuovi "meccanismi" ci siamo ritrovati tantissimi bravi /giovanissimi producers a suonare in molti top club europei/italiani. Non c'è piu il senso della "gavetta" che ha contraddistinto la vostra generazione? La figura del dj non sta passando quasi in secondo piano rispetto a quella del producer?

Direi di no, anzi presto sentiremo bisogno dei VERI DJ, cioè di coloro che ne sanno di pista , di gente, di progressioni ed emozioni condivise etc.etc. … tutte cose che i producer-puri (come sono i giovani digitali) non hanno e non possono avere nel loro background: Sono mestieri diversi, complementari ma diversi e spesso l’errore sta nell’affidare una sala alla rigida scaletta di un set costruito su Ableton che non ammette possibilità di diversione o caratterizzazione: lo stesso set ovunque con chiunque… il contrario esatto di quella che è sempre stata la missione del DJ canonico.

C.O.C.C.O: un appuntamento fisso per tutti gli amanti della musica underground.
Nel 2008 ha chiuso i battenti,sulle motivazioni della chiusura sono girate tante voci,spesso leggende metropolitane. Potresti chiarire ai nostri lettori una volta per tutte le reali motivazione della cancellazione del tuo programma radiofonico?

Non credo ci sia nè bisogno di raccontare il perchè ed il percome della fine di un rapporto lavorativo, nè riesco ad immaginare quanto gliene possa fregare a qualcuno: semplicemente Ë terminato un ciclo di 5 anni di trasmissioni che ho interpretato come l’ennesima scommessa: far passare in quello che per la scena underground era considerato il “più commerciale” dei network radiofonici, la migliore e più sofisticata e selezionata produzione da club: una finestra nella quale, oltre chi già frequentava l’elettronica, potesse buttare uno sguardo anche chi non l’amasse per pregiudizio o chi semplicemente non ne avesse conoscenza. Bizzarro Ë stato constatare i primi tempi che le critiche più feroci sull’iniziativa siano arrivate dall’interno della scena club che invece ne traeva più giovamento e promozione ma questi sono meccanismi perversi che conosco, e, devo dire, sono molto italiani. Alla fine sono felice di cosa C.O.C.C.O. abbia costruito e sono grato a DEEJAY che mi ha dato questa opportunità, anche se nel 2008 non ci sono state più le condizioni nè artistiche nè economiche per continuare cosa perfettamente normale nelle dinamiche aziendali. Devo confessare però che anche il vuoto lasciato (di cui ho tantissime testimonianze su email, myspace, facebook etc. etc. ) da C.O.C.C.O. nell’etere mi ha onorato molto e fatto comprendere che è stato considerato un buon lavoro ed un buono strumento di aggiornamento per tante persone.

Minori, droga, istituzioni, 3 elementi che spesso hanno dei legami strettissimi nella scena clubbing italiana, in teoria le istituzioni dovrebbero tutelare i minori da una situazione paradossale in cui si sta avviando il nostro paese. Le discoteche pomeridiane ormai hanno tutto il peggio ,purtroppo, del divertimento notturno , droga e sesso facile per i minorenni non sono una novità. Cosa ne pensi di questa situazione e come le istituzioni potrebbero intervenire per creare una sana cultura al divertimento?

Non sono le istituzioni che creano le culture, le istituzioni devono solo regolamentare. Creare spetta agli operatori, ma quelli seri, appassionati e determinati di cui rimangono pochi e rari esempi: se un contenitore giovanile come lo è il club lo svuoti dai contenuti culturali, gli spazi vengono occupati dagli spacciatori, dai violenti e dagli ignavi.

Molto spesso i gestori dei locali “sacrificano” la figura del dj a favore del profitto , non è difficile vedere in console dj con pochissima esperienza e gavetta pari a zero che fanno la loro fortuna attraverso le pubbliche relazioni, ovviamente si invitano anche dj di fama mondiale il cui livello tecnico e musicale è indiscusso. Non ti sembra sia una grave contraddizione , cosa è cambiato rispetto al passato?

Nulla, i DJ-Pulmino esistono da sempre, ma un serio professionista non ha da preoccuparsi di loro ma dei proprietari di locali che li impiegano, sono loro che nel 2010 dovrebbero andare a fare corsi di marketing di musica e di intrattenimento, perchè loro Ë la responsabilità delle scelte che propongono al pubblico! L’incapacità manageriale porta questi esercenti a spendere a volte pochissimo, a volte tantissimo, scriteriatamente, istericamente, perchè non hanno un progetto nè visione tanto meno cultura del party.



Oggi esitono un numero crescente di eventi e festival mondiali che muovono masse di persone mai viste,” sensation white” , “love family park” , la tua creatura “amore” sono solo alcune, cosa pensi sia cambiato cosi tanto da favorire la nascita di eventi di questa portata e importanza?

Voglio precisare che AMORE non è mia ma nostra: mi vuoi far litigare con Giancarlino che è AMORE in carne ed ossa??? …l’imporsi dei festival è stato sicuramente dovuto al bisogno di occupare lo spazio del morente raduno rock, sociologicamente parlando, ma purtroppo devo dire che spesso si sono ricalcati più gli errori che le spinte virtuose. Intanto, perchè è ancora più evidente la cronica mancanza di spazi per vivere la musica in massa a cui le nostre città e i nostri governanti non riescono a trovare risposte (tranne poi piangere i guai che derivano dall’uso improprio di strutture non idonee). Secondo: perchè viviamo in una scena che ci offre una miriade di pseudo-festival e pochissime serie strutture Festivaliere, che abbiano davvero un progetto artistico-musicale da esibire e promuovere. Voglio dire che più facilmente si incontrano kermesse, grandi vetrine, enormi business che vanno solo a sfruttare la voglia di comunione musicale e di energia collettiva, senza spostare di un millimetro la consapevolezza comune!!! E tanto per affiancare dei nomi ad AMORE che avete gentilmente menzionato, credo sia doveroso citare DISSONANZE, CLUBtoCLUB, TRAFFIC ed il compianto ROTOTOM che sono gli esempi più fulgidi, mentre, specialmente per questo autunno quello che si vede di nuovo in giro appare come pura speculazione commerciale senza anima. …ma alla fine il giudizio rimane positivo, perchè restano l’unica possibilità di verificare il valore “live” di molti artisti esordienti o consolidati; peccato (a voler trovare il pelo nell’uovo) che il suono si sia uniformato solo nella direzione dell’energia ritmica lasciando fuori altre espressioni di genere e forme , penalizzando l’eclettismo di tanti artisti che non trovano spazio nei riti di massa così stereotipati dalla forma “rave”.



Ci sveli qualcosa sui tuoi progetti futuri , compilation, produzioni e magari qualche anticipazione su amore 2010?

I progetti sono sempre molti, più di quelli che si riescano a realizzare ma questo fa parte della mia natura ed ormai sono in uno stato permanente di stress creativo che accavalla idee e energie in un bel caos… ma questo a me piace, è la risposta alla mia domanda giornaliera “hai ancora voglia?”. Ma per dare un po’ di concretezza vi dirò che sono molto preso ed affezionato al nuovo format del sabato del Goa, NOZOO. Ci sto lavorando molto e con la squadra di collaboratori ci stiamo divertendo molto ad ideare , programmare e mettere a punto un’idea di party semplice ed innovativa, che esca dal clichè scuro e fumoso della serata vincolata al nome del DJ o dalla “spocchia” di essere di questa o quella fazione musicale; lo scopo è recuperare il senso del PARTY nella sua accezione più ampia e giocosa, che poi , secondo me, è il senso stesso del club, travisato oggi da anni di miopi guerre tra p.r. ed a.d. per una supremazia di non-si-sa-cosa! Divertimento in musica nel ballo e nelle possibilità di relazione sono al centro del nostro concetto di club: niente arene gladiatorie, nessun altare celebrativo per l’artista ospite: ognuno torni al suo posto a fare la sua parte, e soprattutto ridando il ruolo di protagonista delle serate al pubblico in sala, un fondamento dimenticato della cultura House. Tutto ciò si riconduce al più ambizioso tra i miei progetti: NAT GEO SESSION. L’idea è semplicemente stata di andare a bussare alla porta del prestigioso canale NATIONAL GEOGRAPHIC (il canale dell’esplorazione) a proporre un connubio tra la musica elettronica e le immagini della natura montate e gestite da VJ di estrazione club e non documentaristica. Questa l’idea base che però ha mille forme di sviluppo, dal programma TV-radio alla promozione attraverso al musica dei temi naturalistici in spazi che vanno dal club alle aree mussali agli spazi protetti dei nostri parchi e ambienti naturali. Una scommessa enorme che però nell’epoca di Barak Obama prende un senso sacrale e che mi appassiona e mi coinvolge moltissimo in quello che ho battezzato NUOVO NATURALISMO MUSICALE :una seria riflessione su come anche la musica (e quale musica, fatta come e con quale intenzioni) possa dare forza ad accrescere la consapevolezza comune sul destino del pianeta, visto che non c’è nulla di più globalizzante della musica in senso emotivo! Chiaramente AMORE non sarà immune a queste riflessioni e nuove pulsioni e stiamo pensando a qualcosa più “a misura d’uomo”, ad una esperienza sensoriale totale, qualcosa che ci svincoli anche dalla collocazione del capodanno come data fissa: insomma tante idee e poco tempo…. come sempre, nella mia vita da DJ!
Grazie 1000

Intervista realizzata da Dj Pako & Dj Boss
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