PERKE' SANREMO...E' SANREMO...

...PERCHE NON PARLARE DELLE POLEMICHE?....


MILANO — «Evidentemente oggi quando si parla di gay a qualcuno è come se gli toccassi un nervo scoperto». Giuseppe Povia sarà in gara a Sanremo 2009 col brano «Luca era gay». All’annuncio del titolo sono piovute le critiche, in gran parte dall’Arcigay che aveva anche ricordato delle vecchie interviste nelle quali il cantante di «I bambini fanno oh» aveva dichiarato che «gay non si nasce, lo si diventa in base a chi frequenti».

«Un tempo c’era evidentemente meno attenzione o più tolleranza — commenta Povia —. Rileggetevi il testo di una delle prime canzoni dei Pooh, “Pierre”, e passaggi come “penso a te, nei tempi della scuola con noi, sottile pallido un po’ perso, tu già da noi così diverso triste… penso a te ricordo si rideva tra noi di quel tuo sguardo di bambina di quella tua dolcezza strana triste…”. Sono convinto che se allora ci fosse stato l’onorevole Grillini sarebbe insorto contro un brano che identificava nella fisiognomica e negli atteggiamenti la diversità del protagonista».

E aggiunge: «Io non generalizzo. Racconto la storia vera di un ragazzo che da gay passa a eterosessuale. Poi, senza conoscere la canzone, è esplosa la polemica. Ringrazio. Ma mi aspetto che il pubblico la apprezzi. E colga l’impegno nell’affrontare tematiche che in genere vengono evitate».
Una gay, su un blog, ha attaccato Povia duramente. «Se tu da gay non eri felice non vuol dire che non lo siano gli altri. Con la tua canzone cosa vuoi dimostrare? Che l’omosessualità è una malattia? Una perversione? Sai quanta gente si sentirà incoraggiata a esprimere odio nei confronti dei gay? A questo ci pensi? Se ti servono soldi facciamo una colletta… ma non giocare con la vita delle persone».
Povia, come risponde? «Io racconto la storia di uno, non quella di tutti. Nessuna malattia, nessuna guarigione. Non prendiamoci in giro, non sarò io o una canzone ad istigare manie suicide, omicide o odio». Poi rivolgendosi direttamente all’autore della lettera aggiunge: «Con questo polverone dimostrate che predicate la democrazia e la libertà di pensiero, ma non appena si tocca l’argomento gay vi incazzate e minacciate “attacchi durissimi”. Probabilmente tu con l’Arcigay non c’entri niente e so benissimo che l’Arcigay non è la voce onnipotente di tutti i gay. Non ho bisogno di soldi e non lo faccio per la pubblicità, non essere superficiale, se fai uno più uno vedrai che perderò un sacco di fan, come mi sta già capitando, ma questo l’avevo preventivato. Io vado fino in fondo perché credo nelle mie idee e le porto avanti».

Povia ha una sua teoria. «Credo che ci sia una intolleranza sul fatto che il tema venga comunque rappresentato, non importa come. Basti pensare alle polemiche che hanno accompagnato lo scorso anno “Il mio amico” di Anna Tatangelo. Racconto una storia vera che è molto bella e portatrice di valori positivi. Almeno secondo la mia morale, la mia verità. Non faccio prediche». E aggiunge: «D’altra parte il destino dei cantautori è quello di essere strumentalizzati o fraintesi. Mi hanno fatto passare per ciellino solo perché ho partecipato al “Family day”, quando in realtà sono sposato solo civilmente e non ho nemmeno battezzato le mie figlie».

Povia non è nuovo a canzoni che scatenano polemiche. Basti pensare a «Vorrei avere il becco», sulla fedeltà coniugale da difendere a ogni costo con la quale vinse il Festival di Sanremo 2006. «Luca era gay» farà parte di un album intitolato «Centravanti di mestiere», «storia di un centravanti che prova a spostarsi a destra e non cambia nulla, a sinistra, uguale. Alla fine, in campo come nella vita, è bello giocare sul filo del fuorigioco e al novantunesimo, nella mischia, segnare».


GIA ME LI IMMAGINO DAVANTI ALL'ARISTON...SPERIAMO MENO PATETICI DEL SOLITO...

questa foto ha gia fatto il giro del web...



se volete saperne di piu' sulla polemica e vedere il video maccheronico della canzone incriminata:

http://www.spetteguless.blogspot.com/

L'ho visto dall'inizio alla fine. Apertura e conduzione ben gestiti, non è stato per niente pesante. In massima i testi e le basi mi sono piaciute, apparte Masini (l'avrei scritta pure io), Tricarico (na bella lagnetta) e la Zanicchi (me ricorda l'importante è finire di mina). Dolcenera in formissima, Gemelli Diversi i rappers italiani, Marco Carta fatte un corso de dizione, Afterhours ignoti, Nicky Nicolai grande cantante e Fausto Leali bel testo. Co sta polemica su Povia e sui gay ce l'hanno fatte quadrate, ieri ce s'è messo pure benigni senza neanche aver letto il testo. Non me pare che l'anno scorso con la canzone dell'amico della Tatangelo gli etero o le associazioni cattoliche hanno fatto tutto sto trambusto, quindi Grillini l'intervento se lo poteva pure risparmià. La coppia bonolis-laurenti è stata originale, Mina è sempre Mina, la Piovan dolce come n'zucchero, la giuria Demoscopica s'era drogata, Benigni ha capito che è meglio che fa tutto benigni che tutto dante, la sfida Smoke on the water con le chitarre e Mozart coi violini ha vinto.

NON SO SE POVIA VINCERA' SANREMO... MA SIKURAMENTE IL DISKO DIVENTERA' UNA HIT DA RADIO... MEMORE IL SUO FACILE IMPATTO MUSIKALE...LA SEMPLICITA' DELLA STESURA E IL RITORNELLO FACILE DA RIKORDARE E KANTARE..

E SOPRATTUTTO PERKE' LE ASSOCIAZIONI GAY SONO STATE IL MIGLIORE UFFICIO STAMPA DI TUTTI I TEMPI...

La seconda puntata è iniziata in maniera spaventosa.

fabio spagnuolo ha scritto:

il veterano Al Bano con “L’amore è sempre amore”, il raffinato duo pop jazz composto da Nicolai e Di Battista con “Più sole” e il protetto di Gigi D'Alessio Sal Da Vinci con “Non riesco a farti innamorare” sono stati temporaneamente esclusi dai giochi.

Io salverei solo la Nicolai e Di Battista, de al bano ce n'avemo le palle piene e quella de sal da vinci è la classica canzoncina disperata de Gigi D'Alessio che me domando che gliene frega dell'innamoramento quando c'ha la tatangelo.

arrivano le playmates!

A boss, l'hai seccati!! Ieri hai messo i video e la sera sò usciti, ma che c'hai i poteri?

La puntata de ieri è stata tutta una tetta (ce n'era una che ce l'aveva troppe), contento per la vittoria di Arisa ma incredulo all' uscita di Dolcenera, che pensavo che salisse sul podio, e i Gemelli Diversi. N'è pe niente ma sò rimasti dentro Al bano, Masini, Sal da Vinci, il trio de Pupo e Alexia, rispetto per Mogol ma quel testo a Lavezzi non je s'addice. A sto punto spero che se classifichino fra i primi tre posti Fausto Leali, Povia e Renga.

alle 15:40 io dico che vince biancaneve

pure se a me non piace